Madonna - Live in Milano - 14 Luglio 2009

Dopo mesi di attesa, finalmente ecco la tappa milanese dello Sticky & Sweet Tour di Madonna. San Siro è più o meno una bolgia infernale, tra l'afa e l'assedio del pubblico. Una fortezza presa d'assalto. Ancora un po' di attesa ed eccola comparire su un trono di paillettes. Lei, la regina del Pop. Basta un "Ciao Italia!" e lo stadio viene giù in un boato.
Si parte con le canzoni dell'ultimo album, Hard Candy. Ed è subito un vero spettacolo di coreografie, ballerini, rapper e musicisti. Un grande coloratissimo circo musicale. Lei è in formissima e, tra un passo dance e l'altro, imbraccia anche un paio di volte la chitarra. Non male. Tra momenti piuttosto kitsch - La Isla Bonita in versione gitana stile Gipsy Kings è abbastanza inguardabile ed inascoltabile - e altri di dance allo stato puro, il pubblico si scatena tra vecchi successi (Get Into the Groove, Holiday, Rain) e brani più recenti (Four Minutes, Music). Bella la versione hardcore di Like a Prayer.
Non mancano le provocazioni. Il bacio saffico è ormai quasi un classico. Ma colpiscono decisamente di più le immagini suggestive di Miles Away, omaggio ai nomadi nel mondo ed inno al viaggio come ricerca continua, e quelle di Get Stupid, denuncia delle follie del mondo moderno. Applausi e urla di consenso alla vista di Obama.
C'è anche tempo per un saluto questa volta al re del Pop, Michael Jackson, "...one of the greatest artists the world has ever known...". Il pubblico tutto si alza in piedi ad applaudire.
Il concerto si chiude con una versione stravolta di Frozen, la psichedelica Ray of Light e la martellante Give It To Me. Game Over. Il concerto è davvero finito. Due ore in cui Mrs Ciccone ha letteralmente incantato il pubblico portando fin qui un po' di quel mondo dorato e patinato che l'ha resa da sempre famosa.
Usciamo dallo stadio. Nel caldo della serata una limousine rosa confetto con due coniglietti raffigurati sul baule si confonde nel traffico milanese. Ah, l'America...


















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