Dino, oltre a essere un po’ fifone è anche un po’ gnugnu, come si dice da queste parti.Cosa vuol dire gnugnu? Lo spiego subito con una storiella.
Siamo a scuola: la maestra sta spiegando i nomi alterati, anzi, li ha appena spiegati alla lavagna e ora inizia ad interrogare i bambini con degli esempi, per constatare che abbiano capito il concetto.
“Matteo, se ti dico la parola letto, quello dove ti corichi per dormire, e voglio che tu mi indichi con una sola parola un letto molto grande, come quello dove dormono mamma e papà, cosa mi dici?”
Indecisione diffusa, frenetico alzare di mani, poi Matteo si sblocca: “Il lettone!”.
“Bravo, Matteo, siediti! Alessandra, vediamo, se ti dico tenda, mi sai dire una parola che voglia dire una tenda piccola, come quelle che si mettono alle finestre?”
Alessandra pronta: “Tendina!”
“Brava anche Alessandra. Vediamo adesso Dino che è sempre un po’ distratto: allora, Dino, se io ti dico gelato, quello che mangi nel cono, e ti chiedo di dirmi un gelato grande, cosa mi dici?”
Un attimo di incertezza, poi Dino sbotta sicuro:”Il gelato nella coppa!”.
Risata generale e di nuovo frenetica alzata di mani dei compagni.
“Ma Dino, cosa ti viene in mente, cosa c’entra il gelato nella coppa?”
“Guarda, sono proprio sicuro questa volta: quello nella coppa è più grande almeno il doppio di quello nel cono...”
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