Patty Pravo - Live in Torino - 04 Maggio 2009

Dopo sei anni si torna a vedere Patty Pravo dal vivo. Dal Porto Antico di Genova nell'estate 2003 all'Auditorium Giovanni Agnelli di Torino. Un'attesa lunga ma ben ripagata. E' dall'ultimo Sanremo che ci ha completamente preso. Di nuovo. Patty Pravo a Sanremo rappresenta per noi una sorta di Araba Fenice, ogni volta è il risveglio di un'antica passione che normalmente giace lì ma è sempre pronta a riesplodere.
Non si poteva quindi perdere la tappa torinese del Promo Tour Live Arena di Verona. In una cornice sicuramente meno suggestiva di Genova, ma con un'acustica da far invidia a moltissimi teatri italiani.
Ed eccola salire sul palco, lei che è davvero un animale da palcoscenico. E' un gatto dalle sette vite, una leonessa, una diva di eleganza e trasgressione. Il suo primo invito al pubblico è Dai sali su. La risposta dei cosiddetti Bugia nen torinesi è ambigua. Dalle prime file i fans più sfegatati (e sono molti) la acclamano cantando a squarciagola. Più indietro le madame un po' impagliate si trattengono con un più sobrio e contenuto clap clap. Ma l'atmosfera pian piano si scioglie, la Divina non si tira mai indietro durante tutto il concerto ed il finale è un crescendo di emozioni.
La Strambelli annuncia la cover degli Alunni del Sole, gruppo italiano di rock progressivo-cantautorale. La sua interpretazione di E mi manchi tanto è piena, calda e sofferta. Un sussulto, commovente. Saluta il pubblico con l'ultima canzone presentata a Sanremo, E io verrò un giorno là. Un'onda di emozioni, è davvero molto coinvolgente.
Rientra con la band (ottimi musicisti, tra l'altro) dietro le quinte e il pubblico inizia prima timidamente poi sempre più impetuosamente a gridare "Fuori! Fuori!"...anche a Torino succede questo! Molti lasciano le poltrone e si accalcano sotto il palco, il coro è ormai all'unisono e la Divina esce di nuovo. Tripudio. Un intreccio di mani alzate sotto il palco la esaltano e lei si scatena con il rock di Let's Go. Vediamo qualcuno tra il pubblico a bocca aperta. La Diva è anche questo, rock e sregolatezza. E molto altro. Saluta definitivamente il pubblico con una versione di Tutt'al più solo voce e pianoforte. Brividi. Il contatto diretto con il pubblico così vicino e presente le fa davvero brillare gli occhi. Anche a noi.
All'uscita ci azzardiamo ad aspettarla fuori dall'Auditorium. Non esita a concedersi ai fans rimasti e ci saluta affettuosamente.
Una serata indimenticabile. Grazie, Nic.













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